Analisi di suolo, rifiuti solidi e acque freatiche
Le analisi del suolo e delle acque freatiche sono di fondamentale importanza per monitorare gli scarichi industriali che potrebbero esercitare effetti dannosi sull'ambiente e sulla salute umana. Sono disponibili numerosi articoli tecnici, protocolli e metodi analitici approvati, valido supporto alla gestione dei rifiuti solidi e alla ricerca di metalli pesanti e di altri inquinanti ambientali.
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I rifiuti solidi e il loro impatto sul suolo e sulle acque freatiche
I rifiuti solidi sono i rifiuti generati dalle attività umane industriali, commerciali, minerarie e agricole. Al crescere della popolazione e delle attività industriali, diventano sempre più necessarie adeguate procedure di gestione e contenimento dei rifiuti solidi, per evitare un impatto negativo sull'ambiente e sulla salute.
Tradizionalmente per la gestione dei rifiuti solidi si utilizzano le discariche, per via della loro semplicità, della grande capacità di movimentazione e dei bassi costi di esercizio. Tuttavia, le discariche mantenute in modo improprio e quelle abusive, avendo sistemi di raccolta del percolato inadeguati, diventano una potenziale fonte di contaminazione del suolo e delle acque superficiali e sotterranee. I componenti dei rifiuti solidi, producendo percolato e biogas, possono alterare la chimica del suolo e avere un notevole impatto ambientale. I contaminanti più comuni nel percolato dei rifiuti solidi sono cromo, diossine, idrocarburi, organoclorurati, PAH, PCB, pesticidi, radionuclidi, TPH, VOC, inquinanti organici persistenti (POP) e agenti patogeni anche letali. Pertanto l’uso di un adeguato programma di monitoraggio del percolato è obbligatorio per la valutazione della sicurezza e del rischio.
Analisi del suolo e delle acque freatiche
Le analisi del suolo e delle acque freatiche contraddistinguono un buon programma di monitoraggio del percolato e sono fondamentali nelle indagini in loco o nelle valutazioni del rischio ambientale. Le matrici e le caratteristiche chimiche del suolo e delle acque freatiche sono complesse ed estremamente variabili il che rende difficile eseguire delle misurazioni accurate. La United States Environmental Protection Agency (USEPA) raccomanda la procedura di lisciviazione secondo la metodica TCLP (Toxicity Characteristic Leaching Procedure) per determinare la presenza di elementi pericolosi nei rifiuti. Questo processo analitico simula la lisciviazione dei contaminanti nel tempo in uno scenario di smaltimento in discarica, prima che i rifiuti vengano depositati nelle discariche designate. La procedura TCLP consente di determinare la mobilità dei contaminanti organici e inorganici (metalli, pesticidi, erbicidi e solventi) in rifiuti liquidi, solidi e multifase.
Il Leaching Environmental Assessment Framework (LEAF) è un sistema di valutazione alternativo progettato per identificare e descrivere accuratamente il rilascio di costituenti potenzialmente pericolosi (COPC) inorganici, organici semivolatili e organici non volatili da parte di materiali solidi. I metodi LEAF sono stati progettati al fine di fornire uno schema flessibile e personalizzabile per distinguere le caratteristiche di lisciviazione in condizioni diverse per una varietà di materiali solidi a contatto con acque sotterranee o superficiali.
Tecniche per l'analisi del suolo e delle acque freatiche
Le agenzie di regolamentazione (ad es. USEPA) richiedono che per le analisi destinate ad accertare l'entità dell'inquinamento del suolo o delle acque freatiche si utilizzino metodiche ufficiali. Si procede alla determinazione di diverse proprietà fisico-chimiche del suolo e delle acque freatiche, tra cui solidi disciolti totali, pH, durezza dell'acqua, cationi, anioni, materia organica, carbonio totale, nitrati, ammonio e metalli pesanti. Le tecniche analitiche più comunemente utilizzate includono conducibilità, titolazione, gravimetria, fluorimetria, spettroscopia di assorbimento atomico (AAS), cromatografia liquida ad alte prestazioni (HPLC), gascromatografia, ICP-MS, LC-MS e GC-MS.
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