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Gascromatografia (GC)

Colonna gascromatografica

La gascromatografia (GC) è una tecnica analitica comunemente usata per separare e analizzare i composti volatili e semivolatili di una miscela. La GC è una tecnica analitica apprezzata perché combina un eccellente potere risolutivo con rapidità e sensibilità. Ampiamente usata in molte industrie fra cui quelle ambientali, petrolifere, chimiche, alimentari e delle bevande, e farmaceutiche.

Come altre tecniche cromatografiche, la GC impiega una fase stazionaria e una fase mobile. Nella GC, la fase mobile è un gas inerte, solitamente elio o azoto, mentre la fase stazionaria può essere un adsorbente solido (cromatografia gas-solido - GSC) o un liquido adsorbito su un supporto inerte (cromatografia gas-liquido - GLC o semplicemente GC).


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Come funziona la gascromatografia?

Dopo la raccolta e preparazione del campione, gli analiti di interesse vengono separati nella colonna e un rivelatore misura la quantità dei componenti che escono dalla colonna. In GC, un analita viene iniettato attraverso la porta di campionamento dello strumento ed entra in un fornetto dove viene vaporizzato Il campione vaporizzato è trascinato attraverso la colonna cromatografica dal flusso di gas inerte che costituisce la fase mobile. I composti nel campione si ripartiscono tra la fase stazionaria della colonna e il gas di trasporto. L'intensità dell'interazione fra composto e fase stazionaria determina il tempo di ritenzione dell'analita. All’uscita della colonna un rivelatore (MS o non MS) genera un segnale al passaggio dei composti. Il risultato di una separazione GC è un cromatogramma.

Per misurare la concentrazione di un campione in esame, si inietta nel gascromatografo un campione a concentrazione nota. Per determinare la concentrazione incognita, si confrontano il tempo di ritenzione e l’area del picco dello standard con i risultati del campione. Per assicurare una quantificazione affidabile del campione in esame, in GC si utilizzano comunemente standard esterni e interni. Quando gli standard noti vengono analizzati separatamente dal campione in esame e si confrontano le risposte di più cromatogrammi, si parla di standard esterni. Quando lo standard è aggiunto al campione e analizzato contemporaneamente si parla di standard interno.

Raccolta e preparazione del campione per analisi GC

Si possono analizzare in GC tutti quei campioni in cui i componenti siano abbastanza volatili (ossia si possano vaporizzare) e nel contempo siano stabili termicamente (non si degradino a temperature elevate). I campioni possono essere raccolti da materiali solidi, liquidi o gassosi. Quando si preparano campioni per GC è importante ridurne la complessità al minimo perché la qualità del campione influisce sull’accuratezza e la precisione dei risultati cromatografici finali. Per agevolare l’isolamento e la concentrazione degli analiti e il campionamento delle matrici prima delle analisi GC, è disponibile una vasta gamma di tecniche di preparazione del campione specifiche per diverse matrici.

Come scegliere una colonna GC

La colonna GC è il cuore di un sistema GC perché è lì che avviene la separazione cromatografica. La scelta della colonna GC giusta deve tener conto di 4 fattori essenziali: fase stazionaria, diametro interno della colonna (D.I.), spessore del film e lunghezza della colonna. Questi fattori influiscono su efficienza, risoluzione e capacità del campione della colonna.

La fase stazionaria deve essere selezionata in base all’applicazione.





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