Descrizione generale
La subunità alfa della protein-chinasi attivata da AMP, isoforma A (EC 2.7.11.16; UniProt O18645; denominata anche subunità alfa della protein-chinasi attivata da AMP, isoforma B, subunità alfa della protein-chinasi attivata da AMP, isoforma C, proteina EG:132E8.2, FI03728p, subunità alfa della protein-chinasi attivata da SNF1A/AMP) nelle specie di Drosophila melanogaster (moscerino della frutta) è codificata dal gene AMPKalfa (denominato anche EG:132E8.2, SNF1A, SNF1A-RA) (ORF CG3051/Dmel_CG3051; Gene ID 43904). La proteina di lievito non fermentante il saccarosio 1 (SNF1) e la protein-chinasi attivata da AMP (AMPK) di Drosophila e mammifero sono serin-treonin-chinasi eterotrimeriche ortologhe, ciascuna costituita da una subunità α catalitica e da subunità β e γ regolatorie, sensibili alla diminuzione dei livelli di energia cellulare in caso di aumento del rapporto AMP/ATP in conseguenza a un metabolismo più rapido o a una minor disponibilità di sostanze nutritive. Il legame dell′AMP alla subunità γ determina un incremento della fosforilazione della subunità α catalitica su uno dei loop di attivazione del dominio chinasico della treonina e attivazione allosterica di AMPK. L′AMPK attivata fosforila i bersagli a valle, aumentando la riserva energetica e inibendo il consumo di ATP. Un esempio è la maggiore velocità di consumo di ATP durante la contrazione muscolare che induce la fosforilazione/inattivazione mediata da AMPK della acetil-CoA carbossilasi (ACC), con conseguente aumento dell′ossidazione degli acidi grassi e ripristino dell′energia cellulare. AMPK agisce da regolatore positivo dell′autofagia sia fosforilando la protein-chinasi ULK1, che a sua volta innesca questo meccanismo, sia inibendo l′affinità della via di TOR di mammifero (mTOR) attraverso la fosforilazione di raptor (proteina regolatoria associata a mTOR). Nei mammiferi, sono presenti due diverse subunità α (codificate dai geni PRKAA1 e PRKAA2), due diverse subunità β (codificate dai geni PRKAB1 e PRKAB2) e tre diverse subunità γ (codificate dai geni PRKAG1, PRKAG2 e PRKAG3).
Specificità
Il clone 34.2 riconosce la subunità alfa dell′AMPK di Drosophila, ma anche le subunità catalitiche alfa 1 e alfa 2 di AMPK di diverse specie di mammifero, come uomo, ratto e topo.
Immunogeno
Epitopo: dominio catalitico N-terminale.
Peptide lineare corrispondente a una sequenza del dominio catalitico N-terminale della subunità alfa dell′AMPK di Drosophila.
Applicazioni
Categoria di ricerca
Trasduzione del segnale
L'anticorpo anti-AMPK alfa, clone 34.2, è un anticorpo diretto contro la AMPK alfa 1/2 convalidato per l'uso nei saggi di Western blotting.
Sottocategoria di ricerca
Chinasi & Fosfatasi
Western blotting: con un lotto rappresentativo è stata ottenuta la rivelazione di AMPK alfa 1/2 in lisato di cellule HEK293, omogenato di cervello di ratto e lisato di cellule S2 di Drosophila melanogaster (gentile concessione del Professor Jay Brenman, UNC School of Medicine, USA).
Qualità
Valutata mediante Western blotting su lisato di cellule HepG2.
Saggio di Western blotting: questo anticorpo alla concentrazione di 1,0 µg/mL ha permesso di rivelare AMPK alfa 1/2 in 10 µg di lisato di cellule HepG2.
Descrizione del bersaglio
Visualizzato a circa 73 kDa. Calcolato a 64,60 kDa (Drosophila), 64,01/63,93/63,97 kDa (subunità alfa-1 di AMPK di uomo/topo/ratto) e 62,32/62,02/62,26 kDa (subunità alfa-2 di AMPK di uomo/topo/ratto).
Stato fisico
Anticorpo monoclonale purificato di topo (IgG2aκ) in tampone contenente Tris-glicina 0,1 M (pH 7,4), NaCl 150 mM e azoturo di sodio 0,05%.
Formato: purificato
Purificato con proteina G.
Stoccaggio e stabilità
Stabile per 1 anno a 2-8 °C dalla data di ricevimento.
Altre note
Concentrazione: fare riferimento alla scheda tecnica specifica del lotto.
Esclusione di responsabilità
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