Scaffold per colture cellulari 3D
In vivo le cellule di mammifero crescono in ambienti tridimensionali (3D) complessi. La forma e la composizione chimica della matrice extracellulare (ECM) che circonda una cellula è in grado di dettare molte delle sue risposte fisiologiche. Le tecniche e i protocolli di coltura cellulare tradizionali vengono eseguiti su superfici bidimensionali (2D), solitamente costituite da vetro o polistirene. Anche se il metodo di coltura 2D è facilmente accessibile e comodo, è ben documentato che gli studi effettuati su cellule coltivate in 2D possono comportare l’insorgenza di diversi artefatti. Sono stati quindi sviluppati metodi e protocolli di coltura cellulare avanzati per la coltura delle cellule in ambienti 3D in vitro.
Nell'ambito delle tecnologie usate per facilitare la crescita delle cellule in un ambiente tridimensionale, generalmente si distingue tra tecnologie senza scaffold e basate su scaffold. Un approccio consolidato per la coltura cellulare 3D consiste nel far crescere le cellule su scaffold tipicamente composti da biopolimeri disposti in modo da imitare la matrice extracellulare fisiologica (ECM). In genere gli scaffold sono progettati come inserti che possono essere comodamente introdotti nei normali flussi di lavoro delle colture cellulari. In altri casi, gli scaffold 3D possono essere il punto di partenza per complessi progetti di ingegneria tissutale, come lo sviluppo di organi artificiali, la messa a punto di bioreattori per la produzione su ampia scala di prodotti cellulari o di carne coltivata in laboratorio. Le diverse tipologie di scaffold da noi forniti per colture 3D in diverse applicazioni sono evidenziate qui di seguito.
Scaffold in nanofibre
Le piastre per colture cellulari, le piastre multipozzetto e i relativi inserti in nanofibre aiutano a colmare il divario tra colture cellulari 2D e 3D. Le nanofibre sono otticamente trasparenti per consentire l'imaging e la quantificazione in tempo reale della mobilità delle cellule vive. Le nanofibre ricapitolano l'architettura 3D presente in vivo e, nel caso l’applicazione lo richieda, possono essere rivestite con proteinedella matrice extracellulare, come ad esempio negli studi sui tumori. Le cellule possono essere facilmente recuperate dagli scaffold in nanofibre per le analisi successive.
È stato dimostrato che le cellule cresciute su scaffold in nanofibre si espandono rapidamente e si differenziano in modo efficiente; questo metodo è inoltre privo dei potenziali svantaggi derivati dall’uso di matrici contenenti prodotti di origine animale. Ciò rende le nanofibre ottimali per l'IHC e per le applicazioni relative alle cellule staminali. Le dimensioni standard delle piastre sono compatibili con le apparecchiature automatizzate per lo screening di composti ad alta produttività negli studi di drug discovery e ADME/Tox. È possibile scegliere tra fibre allineate o orientate casualmente, in piastre o capsule.
Scaffold in collagene
Gli scaffold SpongeCol® sono spugne di collagene con un'architettura porosa a colonne. Queste particolari colonne presentano un reticolo di pori che consente alle cellule e ai nutrienti extracellulari di fluire in tutte le direzioni e che offre una maggiore superficie per l’adesione delle cellule, facilitandone la crescita e la migrazione. Gli scaffold di spugna in collagene sono composti da collagene di tipo I purificato, adatto a supportare l'adesione e la proliferazione cellulare. Per migliorare la normale crescita e funzione cellulare, le sfere SphereCol® sono rivestite di collagene umano di Tipo I purificato, derivato da colture di fibroblasti umani.
Scaffold in polistirene e policaprolattone
3D Biotek produce una gamma di inserti scaffold 3D in polistirene poroso. Tra i vantaggi del polistirene c'è il fatto che promuove la crescita cellulare e che è otticamente trasparente per l'imaging al microscopio. Il policaprolattone (PCL) costituisce un materiale alternativo per gli scaffold per colture tissutali 3D. Il PCL è un polimero biodegradabile utilizzato nella fabbricazione di impianti chirurgici. Essendo biodegradabile, questo materiale è utilizzabile anche per gli scaffold destinati ad applicazioni di ingegneria tissutale. Gli scaffold 3D in PCL sono biodegradabili e posseggono strutture porose controllate con precisione, per soddisfare le diverse esigenze delle ricerche sull’ingegneria tissutale e sulle cellule staminali.
Inserti per colture cellulari CellCrown™
Gli inserti CellCrown™ sono inserti monouso che immobilizzano il campione in piastre da 6, 12, 24, 48 o 96 pozzetti. Gli inserti CellCrown™ consentono di posizionare stabilmente nel pozzetto oltre ai tessuti, anche fibre, pellicole e membrane. Il campione può rimanere in posizione all’interno del pozzetto anche durante i cambi di terreno, basta inserire il puntale della pipetta tra la parete del pozzetto e l'inserto.
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