Rimozione di virus nelle fasi downstream del processo produttivo di mAb

Le fasi downstream del processo produttivo di anticorpi monoclonali (mAb) riducono i livelli di contaminazione virale mediante la rimozione o l’inattivazione dei virus. A prescindere dalla tecnologia impiegata, i produttori biofarmaceutici devono dimostrare le capacità di purificazione virale (clearance) delle varie fasi downstream nell’ambito del processo di valutazione della sicurezza virale. Le fasi downstream del processo generalmente comprendono:
- purificazione cromatografica: rimozione di virus grazie a legami di affinità e di carica o interazioni idrofobiche
- trattamento chimico: riduzione della contaminazione virale mediante inattivazione
- filtrazione: rimozione dei virus tramite esclusione dimensionale, una fase critica per la sicurezza virale nella maggior parte dei processi downstream
Risorse tecniche correlate
Cromatografia
Webinar: IEX Chromatography: How to Get the Most Out of Your mAb Process
Articolo: Viral Clearance in Antibody Purification Using Tentacle Ion Exchangers
Poster: Virus Clearance Using Eshmuno® HCX Multi-mode Cation Exchange Resin
Poster: Efficient Virus Clearance Across our Downstream Purification Portfolio
Filtrazione
Webinar: QBD for downstream virus filtration
Articolo: Impact of Process Interruption on Virus Retention of Small-virus Filters
Webinar: Parvovirus-retentive Filter Performance and Removal Mechanisms During Process Interruptions
Webinar: Viral clearance with Viresolve® Pro Solution: Prefiltration Strategies for Optimizing Performance
Poster: Prefiltration and Process Improvements: Enhancing Virus Filter Performance with the Use of Adsorptive Depth or Surface Modified Prefilters
Brochure: Vmax™ Constant Pressure Test for Sizing Viral Clearance Filters
Dimostrazione dell’efficacia
Fundamental Strategies for Viral Clearance: Part 1 Exploring the Regulatory Implications
Fundamental Strategies for Viral Clearance: Part 2 Technical Approaches
Webinar: Parvovirus Retentive Filter Spiking Study Best Practices
Webinar: Getting it Right. A Candid Conversation About Remote Viral Clearance Studies
Cromatografia
Per raggiungere gli obiettivi di rimozione virale, la maggior parte dei processi downstream comprende almeno due fasi cromatografiche. Una soluzione tipica è la cattura mediante proteina A, seguita dalla cromatografia a scambio ionico (IEX) comprendente la cromatografia a scambio cationico (CEX) per la riduzione dei livelli di aggregati anticorpali e la cromatografia a scambio anionico (AEX) per la rimozione dei residui di proteine e DNA delle cellule ospite. In condizioni ben precise, la CEX e l’AEX possono entrambe contribuire alla sicurezza virale.
Trattamento chimico
Le sostanze chimiche utilizzate per l’inattivazione virale devono soddisfare gli stessi elevati standard qualitativi delle altre materie prime. Per assicurare l’affidabilità del processo, le sostanze chimiche selezionate devono essere prodotte o purificate nel rispetto degli standard GMP (secondo la linea guida IPEC – PQG GMP per gli eccipienti farmaceutici, 2006) a garanzia di una purezza costantemente elevata. Le sostanze chimiche corredate da dossier analitici e pacchetti di documentazione esaurienti semplificano il processo di adeguamento alle norme.
Filtrazione
La filtrazione generalmente si basa sulle dimensioni dei virus per la loro rimozione; la maggior parte dei processi per la produzione di mAb si avvale della filtrazione per assicurare elevati livelli di riduzione virale, sia nei confronti di virus rivestiti, sia nudi. La filtrazione è considerata un passaggio robusto per la rimozione dei virus, relativamente insensibile alle condizioni di processo. Tuttavia, la presenza di aggregati proteici e di altre specie in tracce responsabili dello sporcamento dei filtri può influenzare negativamente la produttività, richiedendo una maggiore superficie filtrante. A vantaggio di una maggiore efficienza di filtrazione, si può aggiungere una fase di prefiltrazione per la rimozione delle specie sporcanti, migliorando significativamente la capacità di filtrazione, il flusso e i costi complessivi della filtrazione virale.
Dimostrazione dell’efficacia
I produttori di farmaci biologici sono tenuti a valutare le fasi downstream del processo produttivo per verificare che le diverse operazioni unitarie siano in grado di inattivare o rimuovere i possibili contaminanti. I risultati degli studi di purificazione virale sono richiesti dagli enti regolatori per la presentazione della domanda di autorizzazione alla sperimentazione clinica (IND) di un nuovo farmaco. La conoscenza di questi requisiti normativi costituisce un elemento chiave nella definizione degli studi di purificazione virale e determina la strategia globale del produttore per la sicurezza virale.
Flusso di lavoro


Rilevazione della contaminazione virale
Analisi mirate a individuare la presenza di virus e di altri agenti avventizi in banche di cellule, materie prime e intermedi di processo.

Produzione di anticorpi monoclonali
La produzione di anticorpi monoclonali costituisce un approccio ampiamente definito per fornire immunoterapie basate su mAb. In ogni fase sono necessarie soluzioni di processo robuste e scalabili che garantiscano un’elevata concentrazione terapeutica e la massima sicurezza del processo, assicurando al contempo una rapida introduzione sul mercato e il contenimento dei costi.
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