GF178
C1 Inhibitor
Sinonimo/i:
C1 Inh, C1 esterase inhibitor, Serpin G1
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About This Item
Codice UNSPSC:
12352200
eCl@ss:
32160405
NACRES:
NA.77
Prodotti consigliati
Descrizione generale
L'inibitore di C1 è un membro della famiglia di proteine strutturalmente correlate note come serpine, ed è il principale regolatore del sistema immunitario del complemento. L′inibitore di C1 è un inibitore della proteasi che ha la funzione di inibire il sistema del complemento per prevenirne l'attivazione eccessiva o spontanea. L'inibizione viene ottenuta legando e inibendo irreversibilmente le proteasi C1r e C1s del complesso C1, con l'effetto di bloccare tutti i successivi eventi a valle nella cascata di attivazione del complemento. L′inibitore di C1 può anche inibire varie altre proteasi, tra cui la callicreina, il fattore XIa e il fattore XIIa.
L′inibitore di C1 ricombinante umano è una glicoproteina altamente glicosilata che contiene 445 residui amminoacidici (49,4 kDa), corrispondenti agli aminoacidi 56 – 500 del precursore dell′inibitore di C1 ed è pienamente funzionale nella sua capacità di inibire il complesso C1.
L′inibitore di C1 ricombinante umano è una glicoproteina altamente glicosilata che contiene 445 residui amminoacidici (49,4 kDa), corrispondenti agli aminoacidi 56 – 500 del precursore dell′inibitore di C1 ed è pienamente funzionale nella sua capacità di inibire il complesso C1.
Origine del prodotto: la proteina viene espressa in E.coli.
Applicazioni
Categoria di ricerca
Ricerca su cellule staminali
Ricerca su cellule staminali
Sottocategoria di ricerca
Fattori di crescita & recettori
Fattori di crescita & recettori
Qualità
Misurata in base alla sua capacità di inibire la scissione del componente C1a del complemento umano ricombinante di un substrato peptidico colorimetrico, l'estere N-carbobenzilossi-lisina-tiobenzile (Z-K-SBzl). L′IC50 atteso è ≤ 2,6 nM.
Stato fisico
Il prodotto viene fornito in soluzione 10 mM di fosfato di sodio, a pH 7,5 e prima della liofilizzazione viene filtrato attraverso un filtro da 0,2 micron.
Stoccaggio e stabilità
Conservare a -20°C per un massimo di 4 mesi dalla data di ricevimento. Centrifugare la microprovetta prima di aprirla.
Ricostituire in acqua a una concentrazione di 0,1-1,0 mg/mL. Non vortexare. Per periodi di conservazione prolungati, si raccomanda di diluire ulteriormente in un tampone contenente una proteina carrier conservando le aliquote di lavoro a -20 °C.
Ricostituire in acqua a una concentrazione di 0,1-1,0 mg/mL. Non vortexare. Per periodi di conservazione prolungati, si raccomanda di diluire ulteriormente in un tampone contenente una proteina carrier conservando le aliquote di lavoro a -20 °C.
Esclusione di responsabilità
Salvo diversa indicazione nel nostro catalogo o in altra documentazione fornita dall′azienda insieme al prodotto, i nostri prodotti sono destinati esclusivamente a scopi di ricerca e non devono essere utilizzati per altre finalità, inclusi a titolo esemplificativo ma non esaustivo, fini commerciali non autorizzati, applicazioni diagnostiche in vitro, usi terapeutici ex vivo o in vivo o qualsiasi altro tipo di assunzione o applicazione rivolta agli esseri umani o agli animali.
Codice della classe di stoccaggio
11 - Combustible Solids
Classe di pericolosità dell'acqua (WGK)
WGK 3
Certificati d'analisi (COA)
Cerca il Certificati d'analisi (COA) digitando il numero di lotto/batch corrispondente. I numeri di lotto o di batch sono stampati sull'etichetta dei prodotti dopo la parola ‘Lotto’ o ‘Batch’.
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Ahsan Habib et al.
Cell transplantation, 27(4), 666-676 (2018-06-07)
Alzheimer's Disease (AD) is the leading cause of dementia in the elderly. In healthy individuals, amyloid precursor protein (APP) is cleaved by α-secretase, generating soluble α-amyloid precursor protein (sAPPα), which contributes neuroprotective functions in the neuronal environment. In contrast, in
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